Francesco Cannella

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Curriculum breve

Chi sono

Nato a Novara il 24 novembre del 1982. Cresciuto a Messina, si è laureato con lode in Scienze Giuridiche e in Giurisprudenza. Nel 2009 ha vinto una borsa di studio alla LUISS Business School di Roma, dove si è sono specializzato in Management, Gestione delle Risorse Umane e Organizzazione.

All’età di 27 anni è stato nominato direttore delle risorse umane del Centro di Riabilitazione “Casa San Giuseppe” dell’Opera don Guanella, una struttura socio-sanitaria con più di 200 dipendenti. Dal 2015 è il direttore del centro.

Nel 2017 è stato eletto responsabile dei centri di riabilitazione ARIS Lazio (Associazione Religiosa Istituti Socio-sanitari). A giugno del 2018 ha conseguito il master in “Applied Behavioral Analysis (ABA) e modelli contestualistici nei servizi per la disabilità”. Dal 2021 è coordinatore Nazionale ARIS per i disturbi del neurosviluppo.

Nell'ambito del suo impegno sociale, ha ricoperto gli incarichi di coordinatore dell’M2G (Movimento Giovanile Guanelliano), vice-presidente dei guanelliani cooperatori, socio fondatore dell'associazione Discola Onlus e suo primo presidente. Fa parte del gruppo formatori dell'associazione “Darsi Pace” fondata dal poeta e filosofo Marco Guzzi.

Mission

  • Direzione = “senso del cammino”
  • Facilitare la comprensione profonda del nesso costitutivo tra direzione e senso

La ricerca di senso è ancora pressante nella società moderna, anzi, lo è di più oggi rispetto a ieri. Tutte le scienze concordano nel sostenere che l’uomo non funziona come una macchina e, infatti, anche la scienza manageriale, ormai da alcuni decenni, si sta interrogando su temi che in passato sembravano di esclusivo interesse di filosofi e teologi. Se fino agli anni ottanta il suo interesse era orientato quasi esclusivamente sull’aumento della produzione di beni e servizi, oggi sempre più si cerca di capire come poter dare un senso al lavoro. Si tratta di un fenomeno diffuso, legato ad un bisogno percepito come impellente soprattutto nei paesi più industrializzati.

Dal punto di vista economico i numeri sono inequivocabili, l’uomo produce di più quando comprende il senso profondo del proprio lavoro. In altre parole è scientificamente provato che è più importante rispondere alle domande “Per chi sto lavorando?” “Per che cosa?”, piuttosto che soddisfare altri ragionevoli quesiti come: “Quanto devo lavorare?”, “Dove?”, “Come?”.

Sono aumentati in modo esponenziale gli investimenti aziendali in coaching e counseling alla ricerca di sostenere quello che alcuni chiamano “forza interiore", altri "energia vitale" altri ancora "spiritualità". Al di là delle differenti definizioni e delle tecniche utilizzate, l’obiettivo è trovare un senso più alto che aiuti a superare le difficoltà, a gestire le tensioni, a saper guardare oltre i beni materiali, a trovare un significato che vada oltre agli aspetti economici.

C'è chi giudica la questione del “senso” troppo privata per essere affrontata dall'azienda. Chi mette in guardia i lavoratori per il pericolo di manipolazione delle coscienze citando esempi e casi concreti. Chi pensa di risolvere la questione elargendo benefit e chi la rimanda alla formazione tradizionale. Ma quest'ultima, anche quando interviene sullo "sviluppo personale", di fatto si limita a incrementare nuove competenze comportamentali, mentre la domanda di senso punta più in alto e più a fondo: ai valori e alla mission della persona per dare significato alla vita intera.

L’innovazione nella tradizione: unire oriente e occidente.

In questo settore le potenzialità delle nostre tradizioni spirituali sono notevoli e, in alcuni casi, del tutto inesplorate. L’esempio di alcuni grandi fondatori, spesso inseriti nella tradizione millenaria della Chiesa Cattolica è un tesoro spesso lasciato ai margini del rapporto lavorativo, considerato erroneamente estraneo a un percorso di crescita professionale.

Per tutti i curiosi un solo suggerimento: venite e vedrete